Buoni o cattivi? Contro le tentazioni serve l’allenamento
Siamo tutti potenzialmente disonesti. Per fortuna però, inibizioni e razionalità intervengono a mitigare la nostra naturale spinta a commettere piccole o grandi trasgressioni etiche. A sosternerlo è Dan Ariely, docente di psicologia ed economia comportamentale alla Duke University di Durham (North Carolina), autore del saggio The Honest Truth About Dishonesty, ovvero “l’onesta verità sulla disonestà” (Harper Collins). La disonestà, secondo Ariely, è pervasiva perché, traendo alimento da piccole cose, si ingrandisce a valanga.
“Se cominci a comportarti male, a un certo punto smetti di avere un buon concetto di te e ti lasci andare” sostiene lo scienziato. “Lo abbiamo verificato … Continua a leggere...